Antipasti ed aperitivi – Menù di Natale

Dosi molto generiche, sentitevi libere di adattarle alle vostre esigenze. Anche le indicazioni saranno piuttosto generiche perché la maggior parte dei piatti va “ad assaggio”, cioè vengono condite pian piano, come il guacamole, assaggiando e regolando di sale o di spezie!

 

Gli aperitivi

Per l’aperitivo il giorno prima ho fatto sobbollire il succo di melograno con un paio di cucchiai di zucchero fino a ottenerne uno sciroppo denso (attenzione perché brucia facilmente!), ho messo un cucchiaio di sciroppo sul fondo di ogni bicchiere, poi ho aggiunto i semi di melograno e ho versato il vino.

Per il cocktail ho fatto lo stesso ma al posto del vino ho aggiunto una miscela di succo di mela e succo di melograno.

 

Ceci croccanti alla paprika

Scolate i ceci in scatola, sciacquateli e asciugateli delicatamente con un canovaccio, poi metteteli in un sacchetto in plastica per alimenti insieme a un cucchiaio abbondante di farina, un cucchiaino o più di paprika forte o qualsiasi spezia preferite e una presa di sale.

Scuotete il sacchetto per ricoprire i ceci uniformemente di farina poi disponeteli su una teglia antiaderente (questa volta SENZA carta da forno) e spruzzateli d’olio scuotendo la teglia in maniera che siano tutti ben ricoperti di un sottilissimo strato l’olio. Poi infornate a 200° per 25 minuti, girandoli di tanto in tanto. Lasciateli raffreddare qualche minuto prima di servirli!

 

Rilettes light al salmone, zenzero e wasabi (senza latticini!)

Bollite 200 gr di fagioli cannellini precedentemente lasciati a mollo per 12 ore. Cuocete un trancio di salmone da 250 gr al forno, in un cartoccio di carta oleata insieme a qualche spicchio di limone, qualche fettina di zenzero e un pizzico di sale, per circa 20 minuti a 180 gradi. Frullate poi i fagioli cotti, il salmone cotto privato di lische e pelle e 150 gr di salmone affumicato svedese; aggiungete un filo d’olio fino a formare una crema omogenea, eventualmente con un poco d’acqua di cottura dei fagioli. Aromatizzate con sale, pepe rosa macinato fresco, una grattatina leggera di zenzero e una punta di wasabi, assaggiando per controllare l’equilibrio di sapori.

 

Patè light di lenticchie alle acciughe (senza latticini!)

Cuocete 200 gr di lenticchie come vostra abitudine (io ho fatto un soffritto di sedano, carote, scalogno, uno spicchio d’aglio intero e una foglia d’alloro, ho fatto tostare le lenticchie, sfumato col vino rosso e portato a cottura con brodo vegetale) lasciandole senza liquido. Frullate le lenticchie con una decina di acciughe, timo, pepe bianco e un paio di cucchiai d‘olio di ottima qualità.

 

Sigari di pasta fillo alla tapenade (senza latticini!)

La tapenade è una sorta di paté di olive alla francese molto versatile, spesso si usa sui crostini. Potete ovviamente acquistarla nella vostra gastronomia di fiducia, molte confezionate ma artigianali sono eccellenti, ma se volete prepararvela in casa è facilissimo: prendete delle olive taggiasche denocciolate di buona qualità e delle olive nere dolci e carnose denocciolate o facili da denocciolare a mano. e frullatele assieme a qualche cappero, qualche acciuga, mezzo spicchio d’aglio e qualche pomodorino secco. Se dovesse risultare troppo amara potete aggiungere una puntina di miele per equilibrare il tutto. Spalmate poi il composto ottenuto su dei fogli di pasta fillo già pronta e arrotolateli.

Dopodiché infornate a 200 gr finché la pasta non sarà cotta, croccante e marroncina. Fate raffreddare completamente prima di servire, perché caldi sono completamente molli e acquistano consistenza perdendo calore.

 Cucchiai di grana con cipolle di tropea caramellate

Fate cuocere a fuoco dolcissimo le cipolle di tropea tagliate sottili in una pentola non antiaderente con un paio di cucchiai d’olio e un cucchiaio di zucchero, per 30 minuti, ravvivandone il colore alla fine con un cucchiaino di aceto rosso o balsamico. Devono diventare come una marmellata appiccicosa e morbida. Con questa composta guarnite delle scaglie di parmigiano o grana di ottima qualità

  Tarte tatin ai funghi

Normalmente sono contraria a perdere tempo nelle grandi occasioni per fare la pasta sfoglia o la pasta fresca in casa: c’è già così tanto da fare! Ma la pasta brisé fa eccezione: ci vuole davvero così poco a farla, il più è pesare gli ingredienti, al resto ci pensa il mixer, e la possibilità di scegliersi la propria farina e il proprio burro, aromatizzando a piacere rende molto poco appetibili le paste brisé da supermercato.

Quindi: tritate 20 gr di porcini secchi al mixer, poi aggiungete 180 gr di farina integrale, un pizzico di sale, 70 gr di burro freddo da frigo grattugiato con la grattugia a fori larghi e 70 ml di acqua ghiacciata, mixate per qualche secondo fino a ottenere una palla. Il gioco è fatto! Conservatela in frigo coperta di pellicola. Al momento di montare la tarte tatin ricoprite una teglia da crostate con due strisce di carta da forno a croce e un disco delle dimensioni del fondo, che vi saranno d’enorme aiuto a sfornare la torta, poi spennellatele di burro fuso e cospargetevi sopra pepe nero, sale e due cucchiaini di zucchero. Appoggiate a raggiera i funghi tagliati, in modo che siano molto molto fitti perché in cottura si ridurranno molto di volume; condite poi i funghi con le vostre erbe aromatiche preferite: io ho scelto timo e aglio tritato.

Infornate a 200 gradi per 15 minuti, cioè fino a quando i funghi saranno quasi cotti, poi spianate la pasta brisé fino a formare un disco poco più grande della teglia e con cautela trasferitelo sopra i funghi. Rimettete in forno a 180° per 15 minuti o fino a quando la pasta brisé sarà cotta e croccante. Lasciate raffreddare poi rivoltate con cautela su un piatto da portata.

 

 Involtini di prosciutto, chevre e frutta secca

Prendete dei fichi secchi e tagliateli a metà, farciteli con due pezzetti del vostro formaggio di capra preferito, tra i quali disporrete il gheriglio di mezza noce, poi avvolgeteli con una fetta di prosciutto di Parma. E il gioco è fatto!

 

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